La legalità si costruisce e si rafforza attraverso un processo di integrità etica e morale, che vede coinvolta necessariamente l’intera comunità di un territorio. L’integrità dell’essere si esplicita ogni giorno nell’integrità dell’esistenza di una persona che si manifesta nell’esercizio di una coscienza ben formata all’educazione civica nel rispetto delle istituzioni, degli altri, del bene comune e dei beni pubblici; di una “coscienza resiliente” al relativismo etico e ai comportamenti animati dalla dissonanza morale.
Educare alla legalità significa orientarsi e riorientarsi ogni giorno su percorsi di libertà, di democrazia, di giustizia sociale, di uguaglianza, di solidarietà e di concreto mutualismo, inteso come mutuo appoggio per un’evoluzione personale e della comunità e nel pieno dispiegamento delle libertà e delle capacità individuali e collettive.
Educare alla legalità allora significa impegnarsi per un “ecosistema sociale” più giusto, di maggiore coesione e di inclusione. Significa impegnarsi per una ri-generazione di tutti quegli ecosistemi sociali toccati dal male della illegalità, della corruzione, della criminalità.
Questo documento, che si presenta come una sorta di “Osservatorio della Legalità e della Trasparenza”, raccoglie le riflessioni che sono scaturite dalla lettura e dall’analisi dei PTPC, Piani Triennali della Prevenzione e della Corruzione, e dai PIAO (Piani integrati di attività e organizzazione) dei Comuni che ricadono nel territorio di appartenenza dei partecipanti al Corso per Referenti per la Legalità.