
Il Dipartimento Formazione dell’Istituto Sindacale Europeo (ETUI), in collaborazione con la CISL e l’UGT Spagna, ha organizzato l’attività di formazione: “Lavori di qualità per la transizione verde” (“Quality jobs for the green transition”) dal 10 al 12 giugno 2025, presso il Centro Studi CISL di Firenze.
La transizione dalle industrie inquinanti alla produzione “verde” porterà alla creazione di nuovi posti di lavoro, spesso definiti “lavori verdi”, ma anche alla distruzione di quelli esistenti.
La domanda chiave è: come possiamo garantire che questa transizione non vada a scapito delle condizioni e dei diritti dei lavoratori? Come evitare il rischio di precarietà e insicurezza dovuto alla transizione verso i lavori verdi? Come possiamo garantire che i nuovi posti di lavoro creati siano di alta qualità?
Il corso di formazione ha affrontato queste domande critiche, esaminando l’importanza della rappresentanza dei lavoratori e della contrattazione collettiva come strumenti essenziali per garantire posti di lavoro di qualità nelle industrie e nei servizi emergenti.
Al corso, aperto dal direttore del Centro Studi Marco Lai, hanno partecipato sindacalisti provenienti da Polonia, Slovacchia, Lituania, Lettonia, Ungheria, Belgio, oltre a due numerose delegazioni italiana e spagnola.
Particolarmente interessanti gli interventi degli esperti Wouter Zwysen (Etui) e Manuel Riera (Ugt) mentre sono intervenuti al corso, portando una visione strategica, i sindacalisti Tea Jark (segretaria confederale della Confederazione Europea dei Sindacati, con delega ai “lavori di qualità”) e Valerio D’Alò, segretario nazionale della Fim Cisl (con delega alle tematiche ambientali e della sostenibilità).
Molto importanti, come sempre in questi casi, gli scambi di esperienze e buone pratiche fra i partecipanti attraverso i paesi e i diversi settori, scambi che hanno favorito la partecipazione attiva dei corsisti e arricchito i contenuti del corso.