Spesso si afferma che il sindacato è un «mestiere missionario», è una «missione»; se questo è vero, allora bisogna agire di
conseguenza. Infatti, il missionario non è colui che resta fermo e attende che le persone in difficoltà vengano a chiedere aiuto, ma è invece colui che si mobilita, che percorre una strada e si china a dare una mano, per accogliere le esigenze e le richieste di tutela delle persone. Allora occorre percorrere strade nuove per rappresentare le nuove esperienze del lavoro, innovando con creatività e lungimiranza, ma sempre ancorati dentro la storia della nostra organizzazione, la Cisl. Questo vuol dire che ogni strumento e ipotesi di lavoro che si proverà a mettere in campo dovrà sempre essere all’interno di due direttrici chiamate
partecipazione e contrattazione. La partecipazione, in tutte le sue dimensioni, afferma la natura più nobile di un corpo intermedio, di un soggetto sociale, che è innanzitutto associazione, ovvero una realtà che, aggregando i propri soci, elabora al proprio interno le scelte e le modalità con le quali agire in tutela degli stessi.
Senza una separazione tra l’organizzazione e i propri iscritti, ma come un tutt’uno, perché gli uni non possono esistere senza gli altri. Partecipazione e contrattazione affermano l’esplicarsi di un protagonismo che le persone possono realizzare nell’essere attori primari per migliorare la loro condizione, un dinamismo sociale che afferma la vitalità di un popolo che sceglie di autodeterminare dal basso la propria condizione, attraverso un’implicazione responsabile e pertinente
esclusivamente con i bisogni e le necessità che si esprimono. Per questo il secondo pilastro che rimane saldo si chiama
contrattazione, lo strumento con il quale il sindacato risponde pienamente alla sua missione.
Contributi di Marco Lai, Matteo Parmigiani, Francesca Piscione,
Jacopo Sala, Daniel Zanda
Scheda volume:
https://www.edizionilavoro.it/freschi-di-stampa/il-lavoro-nelle-piattaforme-digitali